Quasi alla meta…


Buongiorno a tutti!
Come state? Io sommersa di cose da fare ma bene!
Sto scrivendo la prefazione alla mia traduzione italiana (la prima, visto che il classico non era mai stato tradotto dall’inglese nella nostra lingua) del romanzo “The White People” di Frances Hodgson Burnett (autrice de “Il piccolo Lord” e “Il giardino segreto“).
Domani consegnerò la revisione completa alla casa editrice che lo pubblicherà e non sto più nella pelle! *_*
E’ stato un duro lavoro, ma non immaginate quanto ne sia soddisfatta.
Ho ricevuto anche le bozze della copertina, che vi mostro con piacere in anteprima.
preview-copertina
Per chi fosse curioso, inoltre, qualche dettaglio sull’opera:
Ysobel è una ragazzina timida e minuta che non ha mai conosciuto i genitori e vive, assieme ai tutori Jean Braidfute e Angus Macayre, in un immenso castello dall’aspetto austero immerso nella desolata brughiera scozzese. Fin dall’infanzia, la bambina mostra di essere dotata di una specie di “dono” che la rende diversa da tutti gli altri bambini; ella ha il “potere di vedere oltre le cose” e di entrare in contatto con le anime dei defunti, ormai libere dalle tragedie e dalle paure dell’esistenza. In questo romanzo breve, Frances Hodgson Burnett presenta, attraverso gli occhi della propria protagonista, le sue personali considerazioni circa ciò che attende l’uomo dopo la morte. A seguito della perdita del figlio, l’autrice inizia ad interessarsi al tema, dando vita a questo libro intenso, toccante, dallo stile antico e il sapore nostalgico. The White People è la storia di una giovane donna dotata di uno spirito singolare e di un intuito insolito, contenta della propria vita da semi-reclusa trascorsa prevalentemente nel castello nelle Highlands scozzesi, lontana dalla vita e dagli incontri mondani. Durante una visita ad alcuni parenti residenti a Londra, Ysobel fa la conoscenza di uno dei maggiori scrittori del tempo – Hector MacNairn – e di sua madre, incontri che le permetteranno di abbracciare la consapevolezza della propria unicità e di sentirsi, dopo tante ricerche e altrettanta sofferenza, finalmente amata e serena.

E voi, invece? Cosa mi raccontate? Come trascorrerete questa giornata di festa?
Un abbraccio!

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