I miei lavori di traduzione


In questa pagina trovate la lista e i dettagli dei lavori di traduzione da me pubblicati e le opere a cui sto lavorando.

Traduzione del classico francese “Il ballo“, di Irène Némirovsky
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Titolo: “Il ballo” (“Le bal”)
Autore: Irène Némirovsky
Traduttore: Annarita Tranfici
Editore: Casa Editrice Montecovello
Genere: Classici
Collana: Libreria Internazionale
Numero di pagine: 108
Data di pubblicazione: febbraio 2015
Formato: Ebook
ISBN: 978-88-6733-626-5

Sinossi: La protagonista de “Il ballo” della scrittrice francese Irène Némirovsky è Antoinette Kampf, una giovane ragazza che vive in un lussuoso appartamento di Parigi. Figlia di genitori ambiziosi e senza scrupoli, la quattordicenne deve ancora fare il proprio debutto in società. In occasione di una ricorrenza, la famiglia invita tutta la “gente che conta” ad un ballo in grande stile che si terrà nella loro nuova casa, al fine di farsi conoscere e accettare dalla società. Sebbene la figlia ne sia entusiasta, la madre non ha alcuna intenzione di lasciarla partecipare al ballo. Ciò scatena l’odio e la frustrazione della ragazza, la quale mette in atto una crudele vendetta nei confronti della perfida genitrice gettando tutti gli inviti stampati per l’occasione nella Senna. Solo un invito giunge a destinazione: quello della sua maestra di pianoforte, la quale sarà l’unica a presentarsi la sera del ballo, scatenando reazioni di disperazione e sconcerto nella madre della giovane fanciulla.

È possibile acquistare l’ebook sul sito della casa editrice e su Bookrepublic.it .

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Traduzione del classico inglese “Le anime bianche”, di Frances Hodgson Burnett

LE ANIME BIANCHE

Titolo: “Le anime bianche” (“The White People”)
Autore: Frances Hodgson Burnett
Traduttore: Annarita Tranfici
Editore: Panesi Edizioni
Genere: Classici
Collana: Eris
Numero di pagine: 79
Data di pubblicazione: 23 dicembre 2015
Formato: Ebook
ASIN: B019PR7IZS

Sinossi: Ysobel è una ragazzina timida e minuta che non ha mai conosciuto i genitori e vive, assieme ai tutori Jean Braidfute e Angus Macayre, in un castello dall’aspetto austero immerso nella desolata brughiera scozzese. Fin dall’infanzia, la bambina mostra di essere dotata di un particolare “dono” che la rende diversa da tutti gli altri bambini; ella ha il “potere di vedere oltre le cose” e di entrare in contatto con le anime dei defunti, ormai libere dalle sofferenze e dalle paure dell’esistenza. “Le anime bianche” (“The White People” nella versione originale) è un romanzo breve in cui la celebre autrice dei ben più conosciuti “Il piccolo Lord” (1886) e “Il giardino segreto” (1911) presenta, attraverso gli occhi della propria protagonista, le sue personali considerazioni circa ciò che attende l’uomo dopo la morte. Si tratta di un racconto carico di motivi gotici, di verità e saggezza, in cui emergono non soltanto il talento narrativo dell’autrice ma anche alcuni dettagli che rimandano al personale rapporto con il suo primogenito e con la religione.
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Traduzione del classico francese “La Fanfarlo”, di Charles Baudelaire

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Titolo: “Fanfarlo” (“La Fanfarlo”)
Autore: Charles Baudelaire
Traduttore: Annarita Tranfici
Editore: REA Multimedia Edizioni
Genere: Classici
Numero di pagine: 42
Data di pubblicazione:4 marzo 2016
Formato: Ebook
ASIN: B01CKUE3SM

Descrizione: Dieci anni prima che pubblicasse il suo capolavoro “I Fiori del Male”, il sublime poeta Charles Baudelaire redasse l’unico scritto in prosa della sua carriera: “La Fanfarlo”. La novella descrive l’ardente e reale relazione amorosa che ebbe con Jeanne Duval, incontrata nel 1842, quando la giovane lavorava come attrice al Théȃtre de la Porte Saint-Antoine. Sebbene il carattere di Fanfarlo sia supposto essere ispirato dalla personalità dell’attrice e ballerina haitiana che fu amante e musa ispiratrice di Baudelaire, è il profilo del protagonista maschile di questo breve racconto – Samuel Cramer – con i suoi ideali, i suoi sogni, i suoi vizi e le sue molteplici contraddizioni ad apparire più interessante, nonché brillantemente caratterizzato dal poeta maledetto. Un ritratto del poeta come giovane dandy ricco di spirito e bellezza, ironia e cinismo, talento e fervore artistico. Il risultato è un lavoro di puro potere emozionale e chiara rappresentazone del genio poetico parigino.
“La Fanfarlo” è l’unica opera in prosa abbandonata da Baudelaire e anche rinnegata, in quanto non compare nelle liste delle opere che redige alla fine della sua vita. L’esitazione che, intorno al 1850, egli registra tra la fedeltà alla poesia e la tentazione verso la novella può tradursi, a un livello più profondo, in un’oscillazione tra desiderio della bellezza e ricerca della verità. Il racconto in prosa, infatti, a differenza della poesia, grazie alla presenza di descrizioni, analisi psicologiche e sociali e osservazione della prospettiva dei personaggi e del loro personale punto di vista, dà la possibilità ai soggetti di riflettere sulla propria identità e conoscere il proprio sé. Un sé instabile, duttile, malleabile, che può assumere diverse forme. Il compito che Baudelaire si propone di portare a termine con “La Fanfarlo” è quello di prendere atto di questa infinità di possibili io, dell’impossibilità che l’io ha di cristallizzarsi in un’unica entità e comprendere la legge di queste metamorfosi. L’originalità si confronta con il pericolo di essere snaturata e compromessa dai suoi modelli, e il racconto in prosa permette di riflettere approfonditamente sulla questione in quanto, diversamente dalla poesia, essa non si basa su una sintesi simbolica. Qui l’attrice Fanfarlo è metafora della gloria e della bellezza, e l’ardore che Cramer prova nei confronti di questa donna è metafora della devozione che il poeta nutre verso l’Ideale.
Un’opera breve ma complessa e ricca di significato, la cui lettura apre le porte a una maggiore conoscenza dello scrittore parigino, del suo animo di puro esteta e di un episodio autobiografico che permette al lettore di accedere a verità universali.

L’ebook è disponibile su Amazon e tutti gli store online.

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Traduzione del classico “Le porte della morte”, di Arthur B. Waltermire

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Titolo: “Le porte della morte” (“The Doors of Death”)
Autore: Arthur B. Waltermire
Traduttore: Annarita Tranfici
Editore: YouCanPrint
Genere: Classici
Numero di pagine: 27
Data di pubblicazione: 3 marzo 2016
Formato: Ebook
ASIN: B019PR7IZS

Sinossi: “Le porte della morte” è l’unico racconto pubblicato dello scrittore americano Arthur B. Waltermire (finora non disponibile in lingua italiana). Si tratta di un’opera di poche pagine, breve e molto scorrevole, il cui tema portante è il mistero più grande dell’esistenza, quella condizione che ci rende tutti uguali e a cui nessuno di noi potrà sottrarsi: la morte. La morte, nel testo dello scrittore americano, è osservata da due prospettive e angolazioni completamente differenti: quella del signor Judson McMasters, uomo ricco e distinto, di famiglia benestante, conosciuto e rispettato da tutti e quella del fedele servitore Hiram Biggs, il quale è al servizio della sua famiglia da generazioni, fin da quando era un ragazzino.

La scena si apre nella camera da letto del signor McMasters, affetto dalla stessa terribile malattia che ha causato la morte prima di suo nonno e successivamente di suo padre. Un morbo ostinato e che non perdona, che lo trattiene a letto, ne esaurisce le forze e lo consuma lentamente, giorno dopo giorno. Biggs, da parte sua, con tutte le premure, l’affetto e l’umiltà che un fedele servitore è capace di assicurare al padrone che ha accettato di servire per tutta la vita, si preoccupa della sua salute e intrattiene le sue giornate, riservandogli sempre lo stesso atteggiamento comprensivo e paziente. Il racconto si snoda tra indicibili confessioni, dubbi e riflessioni sulla vita, su ciò che questa ha significato per il moribondo e su quanto avrebbe potuto essere migliore, con un colpo di scena finale da cui, ogni lettore, potrà trarre le proprie, personali, conclusioni.

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Traduzione del classico “I tre desideri”, di Gaston Leroux

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Titolo: “I tre desideri” (“Les trois souhaits”)
Autore: Gaston Leroux
Traduttore: Annarita Tranfici
Editore: YouCanPrint
Genere: Classici
Numero di pagine: 13
Data di pubblicazione: 18 marzo 2016
Formato: Ebook
ASIN: B01D5LFP1Y

Sinossi: Due amici di lunga data, la città di Parigi sullo sfondo e tre desideri espressi a fil di voce. Questi gli elementi del brevissimo racconto “I tre desideri”, dello scrittore francese Gaston Leroux, finora mai tradotto in lingua italiana. Si tratta probabilmente di una delle prime novelle composte dall’autore, che vi lavorò intorno al 1902. Una novella che si dirama, nonostante la scarsità delle pagine, in confronti, domande e riflessioni interessanti; una storia marcata dai toni dell’ironia e dell’incertezza, in cui l’autore sembra voler riferire un messaggio preciso, senza però commentarlo apertamente.

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In lavorazione:

  • “May Flowers”, di Louisa May Alcott
  • “Un coeur simple”, di Gustave Flaubert
  • “The Man Who Kept His Money in a Box”, racconto di Anthony Trollope.
  • “In the closed room”- “Esmeralda” – “Le Monsieur de la Petite Dame”, racconti brevi di Frances Hodgson Burnett