[Pensieri sparsi di una neomamma tanto innamorata]

Essere madre

L’essere madre è nelle ninne nanne biascicate alle quattro e un quarto del mattino, con la voce impastata di sonno e gli affanni di una giornata scandita da gesti ripetuti ma mai uguali a se stessi.

L’essere madre è nei sorrisi spontanei e in quelli forzati, nella rabbia celata e negli entusiasmi liberati.

Essere madre è osservare il proprio corpo che si trasforma, durante e dopo i nove mesi di gestazione: il petto che diventa nutrimento, la voce che si fa consolazione, le mani che danno sollievo e curano.

L’essere madre è in quei dolori costanti alla schiena, nelle lacrime sottili che hanno il sapore della frustrazione o i colori delle insicurezze e, parallelamente, in uno stupore che ha il gusto della scoperta e di una nuova conquista. Continua a leggere “[Pensieri sparsi di una neomamma tanto innamorata]”

Il coraggio delle donne che combattono per i propri desideri

Sabato sera da leoni: io, una fumante tazza di Earl Grey tea accompagnata da qualche biscottino al burro, e The Danish girl(2015), diretto da Tom Hooper, adattamento dell’omonimo romanzo di David Ebershoff e liberamente ispirato alle vite dei pittori danesi Lili Elbe (alter ego femminile di Einar Wegener) e di sua moglie, Gerda Wegener. story

Ve lo dico subito: desideravo vedere questo film da non so quanto tempo e sono felice di poter affermare con convinzione che, almeno per una volta, le mie aspettative non sono state deluse. Una sola parola: Wow. Continua a leggere “Il coraggio delle donne che combattono per i propri desideri”

Umiltà, questa sconosciuta…

In un breve momento di pausa, con lo sguardo diviso tra la finestra schizzata dalla pioggia e una tazzina di caffè fumante, butto giù qualche pensiero su cui mi ritrovo a riflettere da un po’.
Sono passati ormai quasi due mesi da quando ho terminato la prima stesura del mio primo romanzo. Settimane in cui si sono accumulati, sostituiti e susseguiti i più svariati propositi. Mentre dondolavo sull’altalena delle mie emozioni – costantemente divisa tra un “Ce la posso fare” e un “Voglio cestinare tutto e smettere di scrivere per sempre“, ho osservato scorrere sulla Home del mio profilo svariate pubblicazioni di conoscenti e colleghi, partecipato a discussioni e letto articoli inerenti il mondo dell’editoria. Attività che, a un certo punto, hanno sortito in me uno strano, negativo, effetto: ho, infatti, avvertito pian piano salire dallo stomaco un forte senso di nausea, sempre più fastidioso. Nausea verso un settore che speravo diverso, che speravo migliore e che, in sostanza, mi sta mostrando tutto il suo marciume.

Mettendo da parte il lato più puramente “professionale” della cosa (la piaga degli editori a pagamento e la sensazione di mediocrità e pressapochismo che aleggia ormai da qualche anno, tanto per citare qualche esempio), la delusione da cui mi sento maggiormente toccata è quella che fa riferimento al lato più umano degli “scrittori”; quel lato che forse, più di tutti, dovrebbe e potrebbe incuriosire e ispirare un lettore ad avvicinarsi al mondo di cui sono gli unici creatori. Continua a leggere “Umiltà, questa sconosciuta…”

Ogni fine è un nuovo inizio

Ogni fine non è altro che un nuovo inizio. Quante volte lo abbiamo letto, pensato e sperimentato sulla nostra pelle?
Era la frase che ci ripetevamo alla fine di quella storia d’amore in cui avevamo tanto investito, di quell’amicizia che credevamo sarebbe durata per una vita intera, di quel rapporto lavorativo grazie al quale ci eravamo illusi di aver trovato finalmente la nostra dimensione professionale.
La vita ci spinge ogni giorno a chiudere alcune porte e ad aprirne di nuove. Tutto cambia così velocemente, così repentinamente, che spesso siamo già così proiettati verso un nuovo obiettivo, un nuovo rapporto o semplicemente una nuova possibilità che dimentichiamo di fermarci un attimo, fare un bel respiro e rivedere a debita distanza tutto ciò che abbiamo costruito. Con meno trasporto, con maggiore obiettività, ma con lo stesso interesse. Continua a leggere “Ogni fine è un nuovo inizio”

Elogio del lettore intelligente

Sacro sia il lettore che non si lascia influenzare dalle mode del momento,
che non spegne il cervello e la propria capacità di pensiero
alla vista di una fascetta gialla o di cinque stelline luminose.

Sacro sia il lettore che dà una possibilità anche a generi che sente meno vicini,
che non rifiuta a priori l’alternativa,
che ha la curiosità di esplorare e lasciarsi stupire dalla “diversità”.

Sacro sia il lettore che non si lascia persuadere dai fenomeni del momento,
che sa identificare chi si improvvisa in un ruolo che gli è estraneo
e riconoscere chi invece, provvisto di passione, talento e competenza
sta cercando di guadagnarsi a fatica il giusto riconoscimento. Continua a leggere “Elogio del lettore intelligente”