Per chi ha letto la prima parte e desidera proseguire la lettura del racconto “Tutta Capri in un caffè“, di seguito la seconda parte.
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[…] Avanzò all’interno e il silenzio insolito lo riportò al presente, lontano dall’ambiente bohémien del raffinato caffè letterario francese. In quello spazio tutt’altro che angusto, le pareti in avorio chiaro impreziosite da quadri e fotografie di varie grandezze, facevano comprendere quanto per i capresi quello del caffè fosse un “rito” a tutti gli effetti. Gustave, ragazzo intraprendente e curioso, nel tempo aveva appreso dal padre segreti e leggende dell’arte culinaria, ma era sicuro che nessuno meglio di un italiano – specialmente se originario dell’antica Partenope, da lustri considerata patria del caffè e della pizza – avrebbe potuto aiutarlo a conoscere meglio questa pratica così diffusa.
Il proprietario del bar si chiamava Michele; era un uomo piuttosto anziano, nato a Napoli e trasferitosi a Capri in tarda età assieme alla moglie Anna. Con tono pacato chiese a Gustave cosa gradisse e in pochi minuti lo accontentò servendogli una spremuta d’arancia. Senza indugio, il francese gli domandò poi come raggiungere la locanda “La terrazza su Capri”. Continua a leggere “Tutta Capri in un caffè #2”